Imbolc 1° festa dedicata alla Luna

01.02.2019

La ruota dell'anno è caratterizzata da 8 feste, 4 dedicate al Sole (i solstizi e gli equinozi) che segnano l'inizio della stagione e 4 dedicate alla Luna che marcano precisamente la mezza stagione.

Dal 31 al 2 febbraio si festeggia IMBOLC secondo i nostri antenati Celti e la Candelora per la nostra religione cristiana. La Dea Brigit e Santa Brigida. 

La parola Imbolc deriva da due significati: 

  • IMBOLC grande pioggia, festa della pioggia
  • OILMEC lattazione delle pecore, festa del latte

E una festività "lunare" e femminile che ancora oggi richiama l'esigenza di una purificazione interiore ed esteriore. Si risorge dopo il viaggio profondo che ci ha permesso di fare  Yule. Segna dunque il momento conclusivo del sonno invernale nel ventre della Terra e la preparazione alla primavera che, per essere florida, necessita di una purificazione simbolica, traslata nell'alchemica Opera al Bianco ( Pratica alchemica che consente al neofita di percepire le caratteristiche sottili della materia, e di avvicinarsi allo stadio di sublimazione cosmica, realizzata in seguito nell'Opera al Rosso o Rubedo). 

Imbolc è una sorgente che dalla profondità dello Spirito sgorga per purificare, ringiovanire e dare inizio alla nuova vita nella luce che in albus inizia a manifestarsi. Come il seme, sepolto al Samhain, avvolto nel nero di Yule, perde i suoi vecchi tegumenti, radica nel profondo e diviene stelo, preparandosi ora ad emergere a nuova vita.

Siamo stati tanto chiusi in casa, illuminate da luci artificiali e inumidite dalle piogge invernali. Abbiamo sentito il bisogno di richiudersi, di arricciolarsi su di noi come fanno i serpenti, di manifestare la nostalgia, la tristezza, l'indecisione, la volontà di restare sole per pensare e riflettere bene, ma anche per riposare e dormire.

Ritorna la luce, si schiude il guscio, il Sole, oggi 1 febbraio 2019, è sorto alle ore 7:23, tramonterà alle ore 17:25, La durata del  giorno è di oltre 10 ore contro le 13 ore della notte.

La luce del Sole dona una forza cosmica e rappresenta la luce interiore, guida le emozioni profonde caratterizzate dal fuoco che apporta calore, vita, forza, energia, chiarezza, ego. Dona sicurezza, direzione, entusiasmo, coraggio, buon umore. Un fuoco che nel passato, in diverse culture, si doveva tenere acceso, notte e giorno. 

Nel passato si accendeva un grande falò e le persone danzavano, sedevano, parlavano intorno ad esso. Questo rituale donava ai cuori della gente la sensazione di famiglia e allontanava il senso di solitudine. 

Io amo tantissimo trovarmi di fronte al fuoco, osservare le fiamme in movimento, fammi coccolare dal suono dello scricchiolio della legna che si consuma lentamente. E' una poesia ti fa viaggiare dentro di te e smuove i pensieri . Ti conduce alla riflessione e alla presa di coscienza che è ora di iniziare ad agire.

Le prime giornate di Sole sono tanto desiderate ed è il momento giusto per aprire le finestre di casa, dare aria agli ambienti restati chiusi per mesi, far entrare la luce per purificare. E' il momento di procedere con la pulizia da tutto quello che si è accumulato in termini di sporcizia, ma anche di pesantezza e di ristagno energetico.

Avete presente la puzza di chiuso? Bene, in questo preciso momento dell'anno si permette all'aria e alla luce nuova di portare nuovi odori e di purificare gli ambienti. Hanno inizio quelle che saranno più in là le pulizie di primavera, si lascia l'oscurità per dar luogo alla luce.

La natura in questo periodo incomincia a risvegliarsi. Questo era il più difficile periodo dell'anno poiché le riserve alimentari accumulate per l'inverno cominciavano a scarseggiare. Pertanto, i segni che annunciavano il ritorno della primavera erano accolti con uno stato d'animo che oggi, al riparo nelle nostre case riscaldate e ben fornite, facciamo fatica ad immaginare.

E' anche la festa del latte in quanto il bestiame incomincia a produrlo, questo è dovuto al fatto che in questo periodo vengono alla luce i cuccioli.

La triplice Dea

LA TRIPLICE DEA
LA TRIPLICE DEA

La Dea Brigit rappresenta i 3 fuochi, quello metallurgico, (rappresentando la forza degli artigiani, della creatività) il fuoco dell'ispirazione, della poesia ed il fuoco del focolare, (rappresenta la forza spirituale) e sono legati a lei anche gli strumenti dell'acqua come il santo Graal, i pozzi e le fonti. 

La Dea Brigit irlandese diventa Santa Brigida, Badessa di Kildare e rappresenta un anello di congiunzione tra il mondo pagano celtico e il cristianesimo. E' considerata insieme a San Patrizio la Santa che ha contribuito alla conversione cristiana da parte dei Celti. Anch'ella è collegata alla luce e all'acqua, in Irlanda troviamo la Fonte di Santa Brigida ed è rappresentata con una fiamma in mano. E' considerata anche la protettrice delle nascite, infatti nel periodo della festa di Imbolc nascono anche i bambini concepiti durante la festa di Beltane. Le donne andavano alle fonti sacre portando delle offerte affinché potessero rimanere gravide, per poi invocarla al momento del parto affinché potesse essere senza complicazioni.

Al di là delle poche e confuse notizie che si hanno su di lei, non vi è comunque alcuna certezza sulla reale esistenza di questa santa e molti credono che ella non esistette affatto, ma che fu semplicemente il frutto della sovrapposizione fra le due religioni e della continuità dell'una nell'altra.
Così come il nome di Patrizio si pensa che fosse solamente un "titolo", riferito ai portatori del suo culto, così anche Brigida potrebbe essere il nome dato alle conservatrici dell'antico ordine legato alla Natura e alla femminilità divina, o alla badessa di tale ordine, che essendo la più importante personificava la santa stessa.
Tuttavia è certamente vero che esistette una misteriosa figura che fece edificare l'abbazia femminile di Kildare, dedicata e consacrata a Brigida, e tale figura fu indubbiamente una donna. Ella rappresentò l'anello di congiunzione dei due culti, e la loro conciliazione. 

"La mattina del 2 febbraio si fa la benedizione delle candele che si distribuiscono; la qual funzione fu istituita dalla Chiesa per togliere un antico costume ai fedeli che in questo giorno, in onore della falsa dea Februa, con fiaccole accese, andavano scorrendo in città, mutando quella superstizione in religione e pietà cristiana" (Lunario toscano del 1805). 

La dea Februa era Iunio Februata, altro appellativo di Iunio Sospita.  Già nel VII sec., la notte precedente la Candelora, si svolgeva a Roma una fiaccolata da Sant'Adriano a Santa Maria Maggiore. Ecco dunque nella manifestazione religiosa rivivere un culto antico, legato a quello ancestrale della Grande Madre. Fu alla fine del IX sec. che, dalla Francia, si importò l'usanza di benedire le candele prima della processione, a sancire la sacralità dell'evento, ancora legato, evidentemente, a una concezione precristiana non solo di purificazione, ma di fecondità. 

Possiamo recarsi in ogni chiesa per andare a prendere le candele benedette ed accenderle in casa. Vengono usatie anche per celebrazioni e rituali di purificazione. Per tramandare le segnature gli anelli scelti vengono benedetti sopra il fuoco di una candela benedetta. 

Ogni festa Celtica è stata sostituita dalle feste cristiane, ma studiando si evince che sono rimasti gli stessi simboli a rappresentarle.

Pare che anticamente, a Kildare, in Irlanda, nei pressi di una grande quercia ("Cill Dara"= "Tempio della Quercia") vi fosse un centro di culto druidico e che un "Fuoco di Brigid" vi bruciasse già da migliaia di anni in onore della dea Brigid ,Signora trina dei fabbri, dei poeti e dei guaritori e protettrice delle greggi e del raccolto.

Il fuoco sacro era custodito a cicli di venti giorni da una comunità di diciannove sacerdotesse che a turno lo sorvegliavano affinché non si spegnesse. Il ventesimo giorno esso veniva affidato alla Dea stessa, che lo custodiva intatto fino al giorno successivo, quando la sacerdotessa del primo turno lo ritrovava ancora acceso. Niente di tanto dissimile, insomma, da quanto accadeva ad esempio nei santuari greci o nel tempio della dea Vesta a Roma, con il fuoco custodito dalle vergini vestali.

La cattedrale di Santa Brigida in Irlanda secondo alcuni studiosi si sarebbe trattato appunto di un'evoluzione a partire da un santuario druidico di sacerdotesse convertite al cristianesimo. Il fuoco continuò così a bruciare ininterrottamente, semplicemente perché le diciannove sacerdotesse erano state costrette a diventare diciannove suore cristiane.

Una delle più diffuse usanze irlandesi associate a St.Brigid è la costruzione della "Cros Bride" (Croce di St.Brigid) che potrebbe aver avuto origine da un simbolo solare. Non è difficile infatti scorgere in essa la somiglianza con una svastika. Secondo alcuni, la croce rappresenta anche la ruota dell'anno, sacra alle dee, che segna i cicli della natura. Ci sarebbe anche una corrispondenza dei quattro bracci della croce con i cosiddetti "quattro aspetti della dea": la Vergine, la Madre, la Strega e la Vecchia­­ Saggia.

La croce di Brigida

La croce di St.Brigid viene tradizionalmente intrecciata nel giorno della vigilia del giorno della sua festa (1° febbraio) e posta in casa, solitamente sulla porta, per benedire tutti quelli che entrano o escono, e per ottenere protezione della casa contro il fuoco e le malattie. In alcune parti d' Irlanda, appena dopo aver appeso la croce alla porta si dice così: 

"Che la benedizione di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo sia su
questa croce, su questa casa in cui è appesa e su chiunque la vede" 

La leggenda racconta che un giorno Brigid andò a far visita ad un capo pagano di una tribù locale (secondo alcuni addirittura suo padre Dubhtach) che si trovava nel suo letto di morte.Quando si sedette accanto al suo letto si abbassò e raccolse alcuni giunchi dal pavimento e li intrecciò a formare una croce. Il capo chiese che cose stesse facendo ed ella gli parlò del significato della croce cristiana e di come Gesù era morto per salvare tutti, compreso lui. Egli fu vinto dall'idea che potesse essere amato così tanto e si convertì al cristianesimo prima di morire. 

I materiali impiegati, secondo la tradizione, sono fili di paglia o cannucce di giunchi o vimini. Giunchi e vimini vanno prima bagnati per alcune ore, in modo che non possano spezzarsi quando li lavoriamo. Non vanno lasciati in acqua per troppo tempo però, altrimenti si rovinano. 

Di solito si utilizzano bastoncini o fili di circa 25-30 cm ma non c'è una regola fissa. Dipende essenzialmente da quanto grande vuoi che venga la croce e dall'utilizzo che ne vuoi fare. Per chiudere le estremità occorrono 4 corde di giunchi intrecciati oppure spaghi, nastri o anche fili di cotone da cucito. La raffia è molto bella ed adatta allo scopo: si intona bene ed è facile da piegare e annodare. Si possono pure usare degli elastici da coprire in seguito col filo che ci piace di più esteticamente. 

Per esercitarsi possono essere utili anche delle cannucce da bibita, od i lacci plastica degli scooby doo, poi occorrono degli elastici per fermare le estremità. La tradizione vuole anche che prima di cominciare i materiali usati debbano essere benedetti e che durante il lavoro si recitino delle preghiere. Ricordati, mentre lavori con una mano, di tenere sempre tutto ben stretto al  centro con l'altra mano e di tirare ogni tanto le estremità e soprattutto tieni sempre fermo l'ultimo braccio su cui hai lavorato, altrimenti si scioglie tutto! Quando hai finito l'ultima cosa da fare è fissare i bracci chiudendoli con lo spago, sempre a cominciare dall'ultimo (quello che hai in mano).

Per questo metodo occorrono almeno 9 giunchi o fili di paglia. 

  1. Per prima cosa piega ciascun filo o cannuccia esattamente a metà (tranne uno). Porta a contatto le due estremità e schiaccia bene nel punto della piegatura, in modo che il filo mantenga la piega. Questo ti faciliterà il lavoro successivo.
  2. Prendi l'unico filo che hai lasciato non piegato e mettilo in posizione verticale. Prendi uno di quelli piegati e mettilo in orizzontale e con le estremità che vanno verso la tua d
  3. Avvolgi il secondo filo attorno al primo più o meno a metà della sua lunghezza.
  4. Il secondo e il primo filo formano così un angolo retto. Ruota il tutto di 90° in senso antiorario, tenendo ben stretto il punto in cui il filo si piega attorno a quello dritto.
  5. Ora le estremità del secondo filo puntano verso l'alto 
  6. Prendi un terzo filo piegato e avvolgilo attorno alle due metà del secondo come in figura. Tieni stretto al centro e ruota ancora di 90°
  7. Ora sono le estremità del terzo filo a puntare verso l'alto
  8. Prendi un quarto filo piegato e procedi in modo analogo ai precedenti come in figura.


Prosegui con un secondo giro allo stesso modo con gli altri 4 fili rimanenti. Volendo, puoi continuare con un terzo giro con altri 4 fili e ancora con un quarto, a seconda di quanto grande vuoi che la croce diventi.

Ricordati, mentre lavori con una mano, di tenere sempre tutto ben stretto al centro con l'altra mano e di tirare ogni tanto le estremità e soprattutto tieni sempre fermo l'ultimo braccio su cui hai lavorato, altrimenti si scioglie tutto! Quando hai finito l'ultima cosa da fare è fissare i bracci chiudendoli con lo spago, sempre a cominciare dall'ultimo (quello che hai in mano).

La tua Croce di Brigid è pronta! Se è fatta di giunchi o vimini bagnati dovrai metterla su una superficie ad asciugare. Quando sarà asciutta, potrai anche passarci del colore o della vernice trasparente, secondo il tuo gusto.


Preghiera a Brigit

Possa la benedizione della luce

risplendere in te, luce fuori e luce dentro di te,

possa la benedetta luce del sole

brillare sopra di te e scaldare il tuo cuore con il suo bagliore

come un grande ardente fuoco, così che lo straniero possa

giungere e scaldarsi con esso, che gli è amico.

E possa la luce brillare nei tuoi occhi

Come la fiamma di una candela che luccica dalla finestra di una casa

Invitando il viandante ad entrare, riparandosi dalla tempesta.

E possa la benedizione della pioggia

scendere su di te -la soffice dolce pioggia,

possa essa cadere sul tuo spirito, così che tutti i piccoli fiori

possano sbocciare e fiorire

e diffondere la loro dolcezza nell'aria,

e possa la benedizione delle grandi piogge scendere su di te

possa essa battere sul tuo spirito e lavarlo, rendendolo candido e pulito

e lasciandolo come un lucente specchio d'acqua, dove il blu

dell' altro mondo brilla con le sue stelle.

E possa la benedizione della terra

avvolgerti -la grande e rotonda terra;

possa tu essere sempre gentilmente accolto

da coloro che camminano lungo le strade che tu percorri.

Possa la terra essere soffice sotto ai tuoi piedi quando

riposi sopra di essa, stanco, alla fine del giorno

e possa essa riposare leggera su di te quando,

alla fine, ti sdraierai sotto la sua superficie.

Possa il riposo essere così leggero su di te che la tua anima

Si libri lesta fuori dal corpo

E salga in alto, libera,

sulla sua via verso il Divino.


Ogni anno il nostro cerchio di Donne si incontra per celebrare l'arrivo della luce se sei interessata contattami.

Finalmente è arrivata l'estate e con lei l'energia per spiccare il volo e manifestarsi con sicurezza e coraggio nel mondo per realizzare tutti i nostri sogni. Questo è uno degli Esbat che preferisco perchè possiamo trovarci in vacanza al mare e permettersi un bagno lunare per nutrirci della Luna

Se cercate emozioni vere e profonde vi invito a partecipare alle celebrazioni in cerchio. Il cerchio è magia pura, ti connette a quei fili sottili e dorati che unisce le persone di tutto il pianeta Terra. Leggi tutto l'articolo e troverai il mio saluto all'elemento Fuoco