LA PIANTAGGINE: la pianta miracolosa per i problemi respiratori

16.07.2013

Avete mai visto nei prati o nelle aiuole LA PIANTAGGINE? Credete di non conoscerla ed invece quando la faccio vedere, tutti dicono: " Ah ma è quella, figurati ce n'è una marea nel mio giardino!!!" 

Esistono due tipi di piantaggine, la grande e la minore.

Qui sotto sulla sinistra quella minore e a destra la maggiore. Allora le avete riconosciute???

Maria Treben nel libro " La Farmacia del signore" ne parla tantissimo. Ho seguito la sua ricetta e l'ho fatto anche io. Potete seguire il procedimento nel  seguente video 

RICETTA PER FARE LO SCIROPPO: 4 manciate di foglie di piantaggine, 300 gr di zucchero di canna e 250 di miele, acqua.

Le foglie vanno tritate, poi va aggiunta un poco di acqua ( 1/2 bicchieri ) e poi lo zucchero ed il miele ( vedi il video su yuo tube )

QUALCHE INFORMAZIONE:

La Piantaggine si identifica agevolmente per il caratteristico portamento delle foglie, solcate da cinque nervature parallele molto evidenti e dotate di una sorta di picciolo, formato dal prolungamento della foglia stessa, riunite in una rosetta basale aderente al terreno, acàule (priva di fusto), dal cui centro spunta lo stelo fiorale alto dai 10 ai 50 cm, che porta la caratteristica infiorescenza a spiga cilindrica terminale, dalla quale sporgono numerosi piccoli fiori dai lunghi stami portanti le antere bianco-giallastre, che conferiscono all'infiorescenza un aspetto piumoso.

La Plantago lanceolata è commestibile e si può raccogliere in abbondanza senza timore di mettere a rischio la sopravvivenza della specie, proprio per la sua grande capacità di rigenerarsi dal rizoma perenne. Si può consumare cruda in insalata, scegliendo le foglioline più tenere, oppure lessata come la bietola, o, mescolata alle altre verdure, nei minestroni.

La specie è dotata di proprietà officinali che la rendono particolarmente ricercata per il mercato erboristico: è oggetto di coltivazione estensiva in Europa, Asia, Africa settentrionale, Etiopia. Questo tipo di coltivazione richiede una preparazione adeguata del terreno, che deve essere ben pianeggiante per facilitare il raccolto meccanico affinché la coltivazione sia remunerativa, poiché le foglie sono alte appena 20-25 cm, e un raccolto manuale aumenterebbe eccessivamente i costi di produzione.
Le proprietà medicamentose della Piantaggine erano conosciute anche nell'antichità: numerosi studiosi greci e latini ci hanno tramandato notizie circa il suo utilizzo medicinale, come Dioscoride, che la consigliava per la dissenteria, mentre Plinio la definiva "erba magica" per le sue numerose proprietà curative.
Studi recenti hanno confermato le proprietà officinali attribuite a questa pianta dalle tradizioni popolari.
La Piantaggine contiene glucosidi iridoidi, dei quali il più significativo è l'aucubina, flavonoidi (luteolina), mucillagini, tannini, pectine, acido salicilico, sali minerali, soprattutto zinco e potassio, vitamine A, C, e K.
Le parti della pianta dotate di proprietà officinali sono le foglie, che si raccolgono prima della fioritura da giugno fino ad agosto, quando sono ben sviluppate e ricche di principi attivi.
La Piantaggine ha proprietà bechiche, espettoranti, antibatteriche, antinfiammatorie, astringenti, ed è indicata per le infiammazioni della gola e delle vie respiratorie in genere, come tosse, catarro bronchiale, bronchite cronica, raffreddore da fieno, sinusite, e per le infiammazioni delle mucose della bocca e dell'apparato urogenitale. Può essere utilizzata sotto forma di infuso o decotto, anche associata ad altre piante balsamiche ed espettoranti come Altea, Malva, Lichene d'Islanda, Eucalipto, Timo, Grindelia, Elicriso, oppure in estratto fluido, o in sciroppo, per calmare la tosse e sciogliere il catarro, e come coadiuvante lenitivo e antinfiammatorio in caso di pertosse e asma bronchiale. Le mucillagini contribuiscono all'azione lenitiva stratificandosi sulle pareti delle mucose bronchiali, proteggendole così da ulteriori aggressioni.
Per uso esterno, la Piantaggine è cicatrizzante, lenitiva, antipruriginosa, disarrossante, per cui è indicata in caso di dermatosi, piccole lesioni della pelle, acne rosacea, infiammazioni palpebrali e oculari anche di natura allergica.

CERCHIAMO DI RIPRENDERE L'ABITUDINE DI OSSERVARE LE PIANTE, STUDIARLE PARAGONADOLE ALLE FOTO DEI LIBRI, CAMMINARE NELLA CAMPAGNA CIRCOSTANTE E VEDERE COSA TI CIRCONDA, PERCHE' PROPRIO QUANDO MENO TE LO ASPETTI TROVI LA PIANTA ADATTA ALLA TUA PATOLOGIA.

Un anno nel mio campo è nata tantissima camomilla, e riflettendo per bene era un anno in cui la mia famiglia subiva dei cambiamenti molto importanti e c'era molto nervosismo in quel tempo, poi successivamente c'erano malva e bardana, erbe disintossicanti e pulitrice di fegato ed intestino e mio marito è venuto a stare con me e lui è un buon fumatore, e direi anche buon mangiatore, questo anno invece è arrivata tanta piantaggine proprio per fare gli sciroppi di cui ha bisogno. Insomma potete provare a mettere un vaso vuoto e vedere poi che pianta vi nascerà. Anche i pollini hanno un destino!

Ogni pianta ci cerca, e cresce vicino a noi per aiutarci nei nostri momenti difficili.