2 Febbraio Imbolc o Candelora?

02.02.2017

Cara Sorella, oggi è il giorno in cui in tutto il mondo vengono celebrate le feste in onore della luce, del fuoco, del latte e di un inverno ancora molto presente.

In questo giorno, secondo le antiche tradizioni pagane, viene celebrata Imbolc, 1° festa dedicata alla Luna in onore di Brighid o Briga, o Brixa, o Brigida a seconda dei paesi in cui ci troviamo. Per i cristiani, la festa di Imbolc divenne la Candelora, celebrata da secoli il 2 febbraio con tradizionali processioni e benedizioni di candele.

Fra le otto feste sacre dell'antico calendario ciclico, Candelora rappresenta la centralità dell'inverno, e quindi l'inizio dell'ultimo periodo freddo dell'anno.



Ho parlato e scritto molte volte di quanto è importante ritrovare una connessione con i cicli della Natura. Fermarsi per osservare cosa sta accadendo intorno a noi, come la Natura muore e rinasce, riposa e ribolle seguendo un ciclo legato alle 4 stagioni Inverno, Primavera, Estate ed Autunno.

Tutte noi siamo sempre molto impegnate a far sì che la vita sia sempre la stessa, alzandosi al mattino e come un rituale fare sempre le stesse cose, ogni giorno. Abbiamo dei doveri molto pesanti carichi di responsabilità, soprattutto economica, che non ci permette di fermarsi ad osservare e vivere onorando la Madre Terra, ma soprattutto seguendo in modo naturale i suoi cicli.

Tutto questo ci ha reso distaccate, aride, mascherate, isolate, stanche, depresse, infelici, mai centrate, piene di pregiudizi e vergogne, false, paurose e tremendamente apatiche, rispetto a tutto quello che invece siamo, solo perché siamo nate Donne.

Perché la Donna è CREATIVA, AMANTE, MADRE, AMICA, SORPRENDENTE, ILLUMINATA, MAGICA, FURBA, SENSUALE, ISTINTIVA, CUOCA, PITTRICE, CANTANTE, BALLERINA, SIMPATICA, GENIALE, INTELLIGENTE, BELLA, CORAGGIOSA e FORTE come nessun Uomo potrebbe mai esserlo.

Per essere in sintonia con la Natura e con il ritmo cosmico della Vita gli antichi usavano riti propiziatori, con i quali riuscivano a mettersi in contatto con la parte più profonda e autentica del Sé.

Candelora è una festività "lunare" e femminile che ancora oggi richiama l'esigenza di una purificazione interiore. Spesso è il corpo che "sente" questa necessità e si auto-purifica aumentando la propria temperatura con il Fuoco della febbre. Nell'antica Roma il mese di febbraio (februarium) era dedicato alla purificazione; era il mese delle febbri, intese non tanto come malattia ed infermità, quanto come utile pulizia del corpo dalle tossine accumulate nella brutta stagione. Si onorava la dea Giunone Februata, e con lei tutte le donne, signore del focolare e patrone dell'armonia nella vita familiare.

Tradizionalmente si svolgevano riti con il fuoco, l'incenso, l'acqua ed il latte, simboli di rinnovamento e di vita; ed erano principalmente le donne che guidavano le celebrazioni di questa ricorrenza sacra.

Come celebrare questa festa

Al mattino del 2 febbraio si accenda una candela bianca nel luogo centrale della propria casa, che sarà stata opportunamente ben pulita, arieggiata e riordinata. Accanto alla candela si prepari un piccolo calice con acqua pura ed uno con latte fresco. In posizione comoda e, ad occhi chiusi, si mediti quindi sul proprio rinnovamento interiore ed esteriore:

"Che cosa è opportuno abbandonare del passato?"

"Che cosa desidero dal futuro?"

Si bagni il dito medio della mano sinistra nell'acqua per portarne una piccola goccia sulla fronte, nello spazio fra le sopracciglia. Quindi si faccia la stessa cosa con il latte. A questo punto ci si prepari ad uscire dalla propria casa con un atteggiamento positivo di fronte alle novità che il mondo ci sta preparando. È importante mangiare con moderazione cibi sani e leggeri per tutta la giornata, evitando gli alcolici ed il fumo, ma, soprattutto, è opportuno provare ad agire in modo diverso dal solito, osservando le proprie sensazioni mentre si cambiano alcune abitudini. Per esempio, almeno per un giorno, se possibile si potrebbe provare a rinunciare all'automobile, al telegiornale o al supermercato, frequentando magari luoghi tranquilli, silenziosi e poco affollati. È un'occasione speciale per pensare a se stessi ed al proprio rinnovamento, ma ciò può essere fatto in tanti modi diversi secondo la situazione personale: l'importante è che si faccia in modo rituale perché il messaggio sottile arrivi all'inconscio.
Le donne possono indossare un nuovo vestito, un profumo, una particolare acconciatura per esprimere simbolicamente la propria volontà di rinnovamento. Le madri possono dedicare interamente la giornata ai bambini, giocando con loro e portandoli in spazi aperti e gradevoli. Gli uomini possono offrire un piccolo dono alle donne che sentono spiritualmente vicine, scegliendo oggetti simbolici e naturali come conchiglie, fiori e cristalli di rocca. Chi vuole può bruciare ritualmente i ricordi dell'inverno, come un tempo si bruciavano le vecchie decorazioni natalizie per lasciare spazio alle novità della prossima primavera.